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  21 marzo , 2009       piero.devita       Attualità   
Ultima ora- Grave atto contro il patrimonio comunale di Trebisacce

INCENDIO ALL'AUTOPARCO COMUNALE DI TREBISACCE

  (Trebisacce- E' tutto ciò che resta dei mezzi comunali...PDV)

 ( da Nuova Cosenza, giornale online)

Quattordici mezzi, tutto il parco macchine del comune di Trebisacce sono andati distrutti, nella notte, per un incendio sulle cui cause indagano i carabinieri. Nessuna pista, nemmeno quella dolosa, viene esclusa circa le origini del rogo. L'incendio, scoppiato dell'autoparco comunale, oltre a distruggere completamente sei scuolabus, due autospurghi, due motocarri, una betoniera, una spazzatrice, un autocompattore e un' autobotte, due pompe di sollevamento, ha anche provocato il parziale cedimento del tetto della struttura dove i mezzi erano parcheggiati. Sul luogo dell'incendio, oltre ai carabinieri, sono intervenute alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Castrovillari e di Rossano. ''Quanto successo stanotte - ha dichiarato il sindaco di Trebisacce, Mariano Bianchi - e' una cosa molto sorprendente sia per la singolarita' e sia per l'entita' del fatto. Nell'Alto Jonio non eravamo e non siamo abituati a simili accadimenti''. ''Vista l'entita' dei danni prodotti - ha aggiunto - suppongo che l'incendio sia stato di natura dolosa. Ho gia' chiesto al Prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica, la convocazione di una riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza''. Consiglio comunale straordinario e aperto a tutti.

Loiero “Un oltraggio a tutta la comunità”: “Quello che è successo a Trebisacce è inaudito, è un oltraggio alla comunità intera, un attacco alle istituzioni”. Non usa mezzi termini il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, preoccupato per l’incendio che ha distrutto numerosi mezzi del Comune della città jonica. “Mi auguro – ha aggiunto Loiero – che si faccia presto chiarezza, si individuino i responsabili per ridare serenità ai cittadini. Ad essi sono vicino come persona e come presidente di tutti i calabresi”.

La solidarietà del Presidente della Provincia Oliverio. “Esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza all’istituzione comunale e ai cittadini di Trebisacce, ma anche una richiesta ferma e pressante che i colpevoli vengano individuati e assicurati immediatamente alla giustizia”.
Sono queste le prime parole che il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, ha rivolto questa mattina, nel corso di un colloquio telefonico, al sindaco di Trebisacce, Mariano Bianchi, dopo aver appreso la notizia del devastante incendio che, nel corso della notte scorsa,  è scoppiato all’interno di un capannone dove erano custoditi i mezzi del comune, distruggendo l’intero parco macchine della più importante istituzione cittadina.
“Quello compiuto la notte scorsa da ignoti -ha aggiunto il Presidente Oliverio- è un atto vile e inquietante, non solo perchè si è verificato in una zona solitamente estranea a fatti criminosi, ma  soprattutto perchè colpisce e penalizza i cittadini di Trebisacce, le famiglie e i bambini. Tra i mezzi distrutti, infatti, c’erano anche sei scuolabus la cui distruzione comporterà nei prossimi giorni notevoli disagi per il trasporto scolastico e conseguenze gravissime anche sulla qualità dei servizi comunali”.
“Continueremo a stare vicini all’amministrazione comunale e ai cittadini di Trebisacce con ogni mezzo -ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- con la speranza che al più presto possa tornare la serenità in una comunità profondamente impressionata e colpita e che gli autori del gesto criminoso siano immediatamente individuati e assicurati alla giustizia”

Pacenza “Matrice intimidatoria”. "La distruzione totale dei mezzi custoditi all'interno dell'autoparco del comune di Trebisacce rappresenta un atto criminale di chiara matrice intimidatoria, vigliaccamente consumato nel cuore della notte". A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd, Franco Pacenza. "Un atto ancora più preoccupante - prosegue Pacenza - poiché Trebisacce e l'Alto Jonio cosentino vivono da sempre un contesto assai meno invasivo rispetto ai fenomeni malavitosi. Il tentativo di estendere l'influenza criminale anche su quella parte di territorio va contrastato in modo netto e preciso ricorrendo a tutte le forme di repressione di prevenzione del crimine". "Ho chiesto al presidente della Giunta regionale Loiero ed al suo vice Cersosimo, anche nella qualità di Assessore regionale alla Pubblica Istruzione - sostiene Pacenza - di attivare da subito procedure ed interventi straordinari atti a sostenere il comune di Trebisacce nella possibilità di garantire il trasporto degli alunni e di considerare prioritario nel prossimo piano scuolabus che la regione trasmetterà alla provincia, una precedenza per gli scuolabus distrutti da fatti dolosi". "Si tratta inoltre di attivare per i rimanenti mezzi comunali - conclude Pacenza - fondamentali per i quotidiani interventi, un sostegno economico al comune di Trebisacce. Esprimo la mia vicinanza al sindaco ed all'intera comunità" .

 

 

 

 Comunicato PD- Sezione di Trebisacce

Il PD di Trebisacce con il segretario Luciano Regino, il direttivo e gli iscritti tutti, esprime piena solidarietàe vicinanza al Sindaco arch. Mariano Bianchi e a tutta l’Amministrazione del comune di Trebisacce, ritenendo deplorevole e oltraggioso, non solo verso l'amministrazione, un simile gesto (incendio di mezzi pubblici avvenuto nella notte tra il 19-20 marzo).

Dura condanna, quindi, agli autori del vile gesto criminoso, perpetrato ai danni dell’ intera popolazione Trebisaccese. Con la presente si domanda alle istituzioni competenti di intervenire immediatamente per porre fine una volta per tutte a queste azioni ideate da menti criminali, il cui scopo é quello di mettere in seria difficoltà la vita sociale di ogni singolo abitante del suddetto comune.

Lo scopo di tali azioni scellerate oltre che a seminare caos totale, provoca l’ennesima onda di paura e di negatività, aumentando il clima di sfiducia totale nelle istituzioni e nella politica. La gente costretta,dalle circostanze non é in più grado di ribellarsi e di alzare la voce contro l’illegalità e la criminalità, rassegnandosi così a questo tristissimo stato di cose.

Nel contempo l’ illegalità e la criminalità organizzata diventa sempre più feroce ed agguerrita.

Mi auguro che un simile atto, ribadisce il segretario, riunisca tutti i cittadini di Trebisacce e dell’intero Alto Jonio, dai quali almeno per una volta, prevalesse la voglia di riscatto, sull'omertà e sulla paura denunciando tutto ciò di cui si potrebbe essere a conoscenza, ed esprime un ringraziamento a tutta le istituzione e le forze democratiche dell’alto jonio che sono state vicini all’amministrazione di Trebisacce.

 

 

 

 

Trebisacce- Incendio al parco macchine, ben 13 mezzi inceneriti
                                   di PINO LA ROCCA

Un paese letteralmente in ginocchio: questa l’amara situazione della cittadina jonica all’indomani del gravissimo incendio, da tutti considerato di natura dolosa, verificatosi nel corso della notte scorsa, che ha praticamente distrutto tutti i mezzi comunali parcheggiati come sempre presso il cosiddetto capannone della Provincia.

Ben tredici mezzi, tra cui ben sei scuolabus, alcuni dei quali nuovissimi, autobus, auto-spurgo, auto-scala, compattatori grandi e piccoli, auto ed autocarri, tutti inceneriti dal fuoco che, propagatosi velocemente per la presenza di materiali infiammabili quali gomme, carburante e plastica, in pochissimo tempo ha fatto praticamente piazza pulita di tutto riducendo ad un ammasso di lamiere contorte.

Uno spettacolo spettrale e raccapricciante, quello che si presentava agli occhi di chi, incuriosito dalla notizia circolata di prima mattina in paese, si portava sul posto per curiosare: tutti i mezzi comunali allineati dentro e fuori dal capannone risultavano letteralmente devastati dal fuoco ed il soffitto del capannone, imploso a causa delle altissime temperature raggiunte al suo interno, nonostante fosse sorretto da armature di ferro, letteralmente adagiato sopra le carcasse dei mezzi. L’incendio sarebbe scoppiato all’improvviso, verso mezzanotte. Il freddo e le cattive condizioni del tempo, l’habitat ideale per i probabili piromani.

L’odore acre del fumo, il crepitio delle fiamme e le esplosioni dei serbatoi dei mezzi devono aver svegliato qualcuno dei vicini che ha chiamato subito i Carabinieri: in pochi minuti sono arrivati sul posto i Vigili del Fuoco Volontari e alcuni amministratori tra cui il sindaco Mariano Bianchi. La situazione però era già precipitata.

Praticamente era impossibile avvicinarsi con gli idranti e tutti i mezzi risultavano già avviluppati dalle fiamme. Solo l’auto-compattatore più grande che di solito rimaneva fuori per le sue dimensioni è stato in parte sottratto al fuoco che ha distrutto tutto il parco-macchine e reso più povera una comunità che certamente non naviga nell’oro.

All’indomani solo ipotesi sull’origine e la matrice del violento incendio che non ha precedenti nella storia di una cittadina tranquilla come Trebisacce.

Quello su cui concordano tutti è la matrice dolosa dell’incendio: lo lascerebbe pensare il fatto che nel capannone non c’era energia elettrica da cui si potesse sprigionare un corto circuito e poi, secondo l’opinione degli esperti, l’incendio sarebbe frutto di una, o più mani esperte, che hanno agito con cognizione di causa, appiccando il fuoco in più punti per evitare di dare tempo ai soccorsi di intervenire e spegnere le fiamme prima che esse si propagassero a tutto il resto.

Quello che è certo è che Trebisacce d’ora in poi dovrà interrogarsi a lungo e forse abbandonare definitivamente l’idea di essere un’isola felice come qualcuno erroneamente pensava.

 

 

 
Trebisacce- I "SIGNORI DEL FUOCO" METTONO KO IL COMUNE

                               di  Emilio V. Panio

 

Gravissimo incendio, stanotte, nel Capannone ex-Provincia: bruciati tredici automezzi municipali  
Trebisacce - Notte di fuoco dalle parti del rione Sant'Antonio. Le fiamme avvolgono d'un tratto quanto conservato nel capannone ex Provincia. Succede nella notte scorsa. A pagarne lo scotto sono i mezzi del Comune. Tutti. Una grande nuvola scura fa a pugni con il grigio del maltempo che torna a bussare sull'Alto Jonio. Ignoti appiccano il fuoco nel Capannone della salita che porta all'Istituto tecnico commerciale.
Nessuno sembra accorgersi del dramma che sta per compiersi. Dalle prime voci, tutto potrebbe consumarsi poco oltre la scorsa mezzanotte. Non si tratta, tuttavia, di un incendio fortuito, la cosa non nasce per caso. Una volta sul posto, infatti, le forze dell'ordine trovano segni di mano umana all'interno della struttura pubblica presa di mira. L'incendio di contrada Sant'Antonio è doloso: ora si aspettano soltanto le conferme ufficiali. Ma la voce c'è già, in tal senso, ed è di quelle che pesano. A bruciare sono i tredici mezzi comunali. Tutto il parco-macchine della massima Istituzione pubblica locale va a farsi benedire. Chi decide di prendere di mira l'Ente lo fa mettendo a segno un colpo da ko. In cenere scuolabus e quant'altro assiste lo stesso Comune nel gestire i propri servizi al cittadino locale. I danni sono ingenti. Sul posto intervengono i carabinieri della locale Stazione. Non sono soli: il fatto è troppo grave per non costringere anche il Comando di Corigliano a correre da queste parti. Si lavora a fianco dei Vigili del fuoco, si cerca da subito nella cenere del rogo di capire se ci sono tracce capaci di svelare il mistero appena andato in scena. Anche gli amministratori comunali abbozzano qualche ipotesi: per lo più, però, regna l'incredulità. Eppure, i primi interrogativi circolano già in una città colta di sorpresa, tirata giù dal letto e in preda all'ansia, Chi può essere stato ad assediare in questo modo il capannone ex Provincia? Farlo non è stato difficile. Qui si entra con facilità, non ci sono sistemi di sicurezza, basta scavalcare l'inferriata. Attorno ci sono case ma non così prossime da spiare bene all'interno. Anche se la struttura è nell'abitato, in direzione dei "Giardini", lo stesso però è una piccola isola a sè stante. Chi può essere stato, allora? L'interrogativo è un macigno che già pesa sulla vita quotidiana delle prossime settimane trebisaccesi. I più ingenui, anche per mettersi subito l'anima in pace, in queste prime ore scomodano presunti "balordi, vandali magari giovani". Tutto è possibile ma... No, anche altre voci già volano all'impazzata sulla fuliggine di contrada Sant'Antonio. E c'è chi, a bassa voce, si diverte a rispolverare vecchie ruggini interne al municipio, diaspore al veleno che da anni dividono le energie umane di Piazza della Repubblica. Sono solo mezzi sussurri. Lo stesso, però, fanno male al cuore della Trebisacce degli onesti.