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  24 dicembre , 2008       redazione       Attualità, Ufficio Stampa Comune   
PORTO A TREBISACCE- E' LA VOLTA BUONA?


IL NOME DEL PORTO?

I Proff. Piero De Vita e Tullio Masneri propongono " IL PORTO DEI MICENEI"

 

Sala consiliare gremita per la discussione sulla struttura. Farà da traino all’Alto Jonio.
Trebisacce accarezza il sogno porto. Presentata la proposta, a gennaio il progetto preliminare


di AGOSTINO CIMBALO


TREBISACCE - Un sogno accarezzato da sempre, se tutto procederà con l’impegno, celere e costante, soprattutto delle istituzioni a qualsiasi livello, potrà essere realizzato, si spera in meno di una decina di anni e forse prima.

Questo sogno è il porto. Ieri, nella sala  consiliare  gremita  di gente, è stato presentato lo schema  di  proposta  per una struttura che porterà molteplici  benefici  per  il decollo economico e sociale non solo di Trebisacce, ma di tutto l’Alto Jonio, zone costiere  e  montane  comprese.
Dopo  l’introduzione  del sindaco Mariano Bianchi, felicissimo  per  come  sta procedendo  l’iter,  la relazione tecnica è stata svolta,con l’ausilio di diapositive, dall’onorevole Ernesto Abaterusso, presidente di “Italia navigando Spa, soggetto  investitore  (controllato dallo Stato) per il progetto e che ha già disposto un cospicuo finanziamento attingendo a precedenti fondi  strutturali  europei. Ai quali vanno aggiunti altri finanziamenti, pure essi già previsti, da parte della Regione, essendo Trebisacce  inserita  nella  programmazione    regionale per  quanto  riguarda  la realizzazione di  un siste ma portuale nella provincia di Cosenza.
A  gennaio  prossimo,  i tecnici di “Italia navigando” contano di presentare il   progetto   preliminare.
Rispetto  a  prima  (aprile 2008) è stato modificato il sito.  
La  struttura  verrà realizzata nell’area che va dal sottopasso ferroviario-nord all’ex depuratore, 
vicinissima ai centri abitati sia  della  Marina  che  del paese.  
L’area  è  in  buona parte di proprietà del Co- mune. Per il resto si procederà  agli  espropri.  
Sono previsti in totale 386 posti barca, così suddivisi: n.76 per la classe terza(imbarcazioni di metri 10 di lunghezza e metri 3,50 di larghezza),
n.56 per classe IV (imbarcazioni di metri 12 x metri  4,10),  n.10  per  la classe  V (imbarcazioni  di metri 14 x metri 4,60).
Posti barca a secco (imbarcazioni di metri 8 x metri 3) n. 244.
Le funzioni previste: spazi turistico-ricettivi, spazi commerciali, servizi igienici, passeggiata  coperta,  play  ground, gru, scalo di alaggio, isola ecologica.  Numero  posti auto   244.   
Questo   per quanto riguarda le opere a terra.
Per le opere marittime è previsto un molo che protegge dal mare ed altri due moli (uno grande, uno più piccolo all’interno) 
per 142 posti barca di 10-12 metri di lunghezza.
Ma nel dettaglio sapremo meglio quando verrà presentato il progetto preliminare.
E’  seguita  la  relazione del  dottor Giuseppe  Mormandi,  “tramite”  importante tra  “Italia  navigando” ed il Comune, 
che ha parlato  soprattutto  delle ricadute, in tutti i settori,del  turismo  nautico  (che dura tutto l’anno) e che nel caso  di  Trebisacce  potrà portare  alla  creazione  di circa  500  posti  di  lavoro, distinguendo  tra occupazione  diretta  e  indiretta.
Nell’entroterra potranno e dovranno  nascere  alberghi, esercizi commerciali, centri ricreativi.
Allo stesso modo trarranno benefici alberghi e strutture varie  anche  dei  vari  centri dell’Alto Jonio.
Sono intervenuti a parlare il senatore Bruno Elroi,originario  di  Gallipoli, suocero  del  dottor  Mormandi, 
entusiasta di Trebisacce e dell’accoglienza riservatagli, e il consigliere regionale Franco Pacenza,che  ha  assicurato  il  suo personale impegno.