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  12 ottobre , 2007       piero.devita       Attualità   
Statale 106: pericoli e promesse

Strada Statale 106 Jonica,  una lunga lingua d’asfalto che percorre 481 km da Taranto a Reggio Calabria, attraversando tutta la costa jonica di Puglia, Basilicata e, soprattutto, Calabria. Si tratta di un'arteria fondamentale per i trasporti calabresi, mezzo di comunicazione privilegiato per collegare la parte della regione che si affaccia sullo Ionio, sprovvista di autostrada, con l'A14 adriatica per dirigersi verso il nord della Penisola, oltre che per il trasporto interno fra l'area della Sibaritide, il Crotonese, lo Ionio Catanzarese, la Locride e il versante sudorientale dell'Aspromonte.
Centotredici i Km attraversati dalla S.S. 106 nella Provincia di Cosenza tra paesaggi mozzafiato, di questo scorcio di Calabria, e fonti di pericolo più o meno noti, ma mai eliminati.

Centodiciassette gli incidenti stradali verificatisi in questi primi mesi del 2007 sulla S.S. 106 nel tratto cosentino.

Di questi il 58,5 % (equivalenti a 68 incidenti) verificatisi nel tratto stradale Sibari – Trebisacce – Roseto Capo Splulico – Rocca Imperiale.

Così la distribuzione degli incidenti nel tratto considerato: 8 ad Amendolara; 15 nel tratto cassanese di Sibari; 18 a Roseto Capo Spulico; 6 a Montegiordano; 14 a Rocca Imperiale; 5 a Trebisacce; 2 a Villapiana.

Questi idati della Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani della zona. Il 34% degli incidenti, poi, avviene in prossimità di curve ed il restante 52,7% in rettilineo. Ed ancora il 56,1 % dei sinistri avviene per eccesso di velocità, il 14,4 % per mancanza di segnaletica orizzontale e verticale, il 10% per perdita di controllo del veicolo, il 5,8% per mancato rispetto delle distanze di sicurezza, il 3,4% a causa dell’invasione della corsia opposta, il 2,6 % per mancato rispetto della segnaletica stradale, il restante 7,6% per altro. Dati tendenziali che confermano la pericolosità del tratto di strada, reso ancor più tale dal comportamento indisciplinato degli automobilisti. Dati approssimativi, ma comunque preoccupanti se raffrontati ai mille incidenti nello scorso anno. (P. G.)

 


07/10/07 - Ss 106, dubbi e speranze sul terzo megalotto -

E’ di una settimana fa la comunicazione, da parte del ministro ai Trasporti Alessandro Bianchi, in merito all’ammodernamento della Statale 106. Il progetto, approvato dal Cipe, consiste nella realizzazione di un terzo megalotto, Calabria, spesso sottoposta a interessi divergenti da quelli dello sviluppo locale, possa tornare a credere in un futuro diverso. Finora a decantare le lodi del terzo megalotto sono solo alcune aree della politica nazionale e locale.

L’assessore regionale Incarnato, presente alla riunione del Cipe a Roma nella veste di amministratore locale, ma anche di uno dei più accesi promotori della risistemazione della Ss 106. Del resto lo sviluppo dell’intero Alto Jonio passa necessariamente attraverso una modernizzazione delle infrastrutture. Per molto tempo la S.S. 106 è stato un limite allo sviluppo, ma soprattutto una fonte di pericoli per i tanti automobilisti. Nei programmi dell’assessore Luigi Incarnato e della Regione Calabria la Statale 106 è strategica, da qui l’impegno in sintonia con il Governo nazionale ha ripensare alcuni tratti della stessa». Se lo Sdi plaude all’opera, ma soprattutto all’operato dell’ assessore Incarnato proprio, ciò non basta di certo a fugare i dubbi degli amministratori locali che vedono ancora una Statale 106 “tagliata a fettine” e si chiedono, senza ricevere risposte, come e quando questo nuovo tratto viario si allaccerà a quelli esistenti. Non ultimo a mostrare dubbi sul futuro della viabilità nella sibaritide è lo stesso sindaco di Cassano Gianluca Gallo che, rispondendo alle accuse di Feraudo sul presunto abbandono dell’area di Sibari, chiede al consigliere regionale di occuparsi piuttosto dei fondo straordinari che il ministro Di Pietro deve ancora stanziare per l’ammodernamento della Ss 534.
(Melissa Cosenza)